Fano, 19:53, 28\12\2008.
In sottofondo "Lady Godiva's operation", dei Velvet Underground.
...festività mistiche.
Ho passato sette giorni nella costiera amalfitana, quanto più possibile lontano dal cemento, in compagnia di cinquantenni, ma come e più del solito, solo con me stesso.
Diavolo, se di solito applico la regola del braccio, per tenere distanti le persone, questo giro ho utilizzato la regola del bastone da trekking.
Ma ne è valsa la pena. Da Cava de'Tirreni a Punta Campanella: un immenso giardino all'inglese.
E come succede quando si cammina in un giardino all'inglese, tra la natura impercettibilmente addomesticata, mentre il sole traditore ti fa credere che sia marzo, che gli appelli siano passati e che non esistano più lezioni, parziali, orali e totali...si rimugina.
Sono le 6 e mezza del mattino.
I bei pensieri, loro si libereranno solo con le endorfine a fine camminata, più o meno quando tramonta il sole, ti aiuteranno a rendere se possibile ancora più piacevole il rilassamento dei muscoli.
C'è ancora tempo.
Quello che non va, invece, te lo porti dietro, ti appesantisce, è un ammasso di rifiuti organici che accompagna ogni tuo passo all'inizio del sentiero.
E si incancrenisce. Si decompone, passo dopo passo. E puzza. E continuerà a puzzare.
Finchè non giri la testa verso il mare. Il sole è sorto da poco, il cielo è di quel rosa meraviglioso, quel rosa un po' pastello, avete presente? E il mare lo accompagna, è la musica di sottofondo del suo splendido assolo.
Allora...allora taci.
Rivivi le mille primavere sfumate in inverni, le altrettante notti passate davanti al foglio bianco di Word2000, cercando qualche Laura o qualche Beatrice cui dedicare qualche brace di sentimento, rivivi le piccole rabbie, le gelosie immotivate, le ossessioni tue e degli altri.
"Sono tutti granelli di identico incenso, che bruciano sullo stesso altare."(A sè stesso,Marco Aurelio. La mia bibbia)
Per pochi secondi.
Poi, anche il cervello si spegne, e rimanete solo tu, il sole, il mare, i cespugli di lentisco, l'odore dei mirti, le grida dei gabbiani.
Per pochi secondi.
La guida, col suo forte accento bolognese, ti richiama. Bisogna riprendere il sentiero.
Buone feste, signori.
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Salve, sono Niccolò Fattori, come il sistema carcerario italiano, ma senza tutte le menate sulla rieducazione.
PER UOMINI E DONNE::